Peccato, ancora una volta ha dimostrato di non ricordare. Come dirigente comunista, Napolitano non può non aver conosciuto Carlo Salinari. Partigiano Gappista del gruppo romano (gruppo a cui si deve l' attentato di Via Rasella dove morì tragicamente un innocente dodicenne, Piero Zuccheretti, che ebbe la testa staccata dalla bomba),fu un intellettuale di punta del PCI e critico letterario, direttore del "Calendario del Popolo", giornale letterario del PCI. A lui è dedicata una voce nell' Enciclopedia Treccani, una scuola media nel paese natio ed un Largo Salinari a Roma.
Ebbene, questo esponente comunista nel 1973 (5 anni dopo Praga, dunque...) fu protagonista di un' intervista al giornale Rumeno in mio possesso "Magazin Istoric", durante un viaggio a Bucarest, a proposito delle prefazioni scritte all' edizione in italiano degli scritti scelti di Nicolae Ceausescu, uscite proprio per le Edizioni del Calendario del Popolo. Nell' intervista concessa a Maria Covaci, traspare tutta l' ammirazione per il Partito Comunista Rumeno e "Tovarasul" (Compagno) Ceausescu, "in lupta contra imperialismului si colonialismului, in promovarea consecuenta a principilor internationalismului proletar" (faccio a meno di tradurre...). Ricordiamo ancora una volta come Nicolae Ceausescu sia stato, attraverso la Securitate, uno dei dittatori comunisti peggiori e sanguinari, alleato e foraggiatore del Terrorismo internazionale più spietato.
Già,l' intervista è del 1973. Napolitano non poteva non conoscere Carlo Salinari e nemmeno il Calendario del Popolo... O no ?
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